SETTORI CATEGORICI, Registri e Specialità

     CODICE del CONSUMO


ASSOCIATI ORDINARI e SUSSIDIARI 
Nati per iniziativa di associati desiderosi di qualificare, in qualche modo, propri collaboratori privi dei requisiti per l’iscrizione come soci ordinari al Collegio, sono stati istituiti dei “Registri Sussidiari” in grado di accogliere tali collaboratori od altri professionisti operanti in aree minori non sempre contemplate fra le specialità “ordinarie” della ns Associazione. Tali Registri dunque raggruppano operatori ed esperti in attività prevalentemente non concettuali regolamentate da specifici Ordinamenti redatti in ogni caso dal Collegio; gli associati annoverati nei Registri Sussidiari non hanno diritto al voto in sede assembleare e non possono accedere a cariche sociali.

 

SETTORI CATEGORICI e Specialità
Per rendere più attuali le divisioni professionali, dal 1 gennaio 2014 i settori esistenti sono stati variati per allinearsi alla classificazione indicata dal CNEL già nel 2005 e le specialità esistenti per gli associati ordinari, ad eccezione dunque di quelle dei Registri Sussidiari, sono state inserite in 12 categorie e raggruppamenti particolari (Registri Speciali):
MEDICINA NON CONVENZIONALE
SERVIZI ALL’IMPRESA
SANITARIO
CURA PSICHICA
ARTI, SCIENZE, TECNICHE
COMUNICAZIONE D’IMPRESA
SERVIZI LEGALI
SERVIZI CONTABILI, AMMINISTRATIVI, FINANZIARI
TECNICA ASSICURATIVA, INFORTUNISTICA, AVARIE
SPORT
SPETTACOLO
ATTIVITA’ COMMERCIALI, INDUSTRIALI, ARTIGIANALI ed AGRICOLE

Registro Speciale CANTO MODERNO.

I Registri Sussidiari contemplano attualmente:

Operatori Discipline del Benessere e bio-naturali

Educatori in danza

Educatori in Musica, Arte e Spettacolo

Educatori in Scienze Motorie

Educatori Canori

Operatori nei settori Canoro e Musicale

Operatori nell’ospitalità, nell’accoglienza e nella ristorazione

Operatori nel settore Marmo-Lapideo

Mestieri Tipici (della tradizione italiana)

Altri Ausiliari Qualificati in discipline diverse

CODICE del CONSUMO

L’iscrizione al Collegio comporta in ogni caso la conoscenza ed il rispetto delle regole fissate dal Codice del consumo emanato con il Decreto legislativo n.206 del 6 settembre 2005, relativo al riassetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori, che comprende la maggior parte delle disposizioni emanate dall’Unione Europea nel corso degli ultimi venticinque anni per la protezione del consumatore.

L’approvazione del Codice va considerata una svolta importante nelle garanzie che i nostri associati offrono ai loro clienti, soprattutto per la rilevanza che esso assume in termini di politica del diritto. Infatti fino ad allora la disciplina dei rapporti di consumo era rimessa alla legislazione di settore che recepiva, a volte in modo disomogeneo, le direttive comunitarie. Su questo scenario è intervenuta l’opera di riorganizzazione della delicata materia che, mediante il Codice, assume come filo conduttore le fasi del rapporto di consumo, dalla pubblicità alla corretta informazione, dal contratto, alla sicurezza dei prodotti e dei servizi, fino all’accesso alla giustizia e alle associazioni rappresentative di consumatori. Con l’introduzione dell’articolo 140-bis, il Codice si è arricchito dell’ “azione di classe”, cioè della procedura dinanzi al Tribunale finalizzata all’ottenimento del risarcimento del danno in capo a ciascun componente del gruppo di consumatori danneggiati da un medesimo fatto. Nel 2011 il Codice  è stato modificato con le norme introdotte con il Decreto legislativo 23 maggio, n.79 (Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6/06/2011 – s.o. n.139) in materia di multiproprietà e di turismo organizzato. Il Decreto legislativo 21 febbraio 2014, n.21 (in attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori) ha poi introdotto maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare, nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dai locali commercialiNel 2015 il Codice del consumo è stato ulteriormente aggiornato con il Decreto legislativo 6 agosto, n°130 (in attuazione della direttiva 2013/11/UE sull’ADR per i consumatori) che alla Parte V ha introdotto il Titolo II-bis concernente la nuova disciplina relativa alla risoluzione extra giudiziale delle controversie in materia di consumo (dall’art.141 all’art.141-decies).