logo1Il Collegio Toscano Periti Esperti Consulenti è stata una delle prime associazioni a carattere tecnico-professionale a rendersi conto dell’importanza del riconoscimento di molte professioni nella totale assenza di regolamentazione giuridica.

La società sta cambiando e la globalizzazione impone un tale riconoscimento perché di fatto esistono nuove professioni che riguardano una corposa fetta di cittadini ed i professionisti certificati da Associazioni di Categorie professionali sono consolidati nella moderna economia, contribuiscono con le loro competenze alla formazione del PIL nazionale e, visto che gli ordini sono chiusi in sé stessi e non fanno più l’interesse del consumatore, possono offrire servizi migliori.

L’ostacolo maggiore al riconoscimento di nuove professioni è solo concettuale e si ha  paura di rimettere in discussione gli ordini professionali: chi intraprende oggi professioni di tipo ordinistico si trova di fronte alte barriere di accesso, innalzate dalle corporazioni per tener fuori i potenziali competitor il più a lungo possibile.

La Toscana è la Regione che più di ogni altra si sta adoperando per regolamentare anche i criteri di formazione del Professionista Non Ordinistico e sicuramente la prima ad accorgersi della necessità di registrare quanto accade sul territorio in conseguenza della nascita di nuove professioni: su questa linea opera anche il Collegio Toscano Periti Esperti Consulenti con la scrupolosa valutazione delle domande di adesione e la puntuale erogazione di aggiornamenti e servizi potendo, fra l’altro, contare anche sul volontariato degli iscritti che permette di proporsi a costi estremamente ridotti – a partire dalla quota associativa – rispetto a quella di sodalizi similari.

Criminologi, Consulenti Aziendali, esperti in Ecologia e Energie Rinnovabili, operatori nelle Arti Ausiliarie delle Professioni Sanitarie e nelle Discipline del Benessere affiancano oggi le centinaia di specialisti, da sempre presenti nelle decine di categorie settoriali, che trovano nel Collegio Toscano un punto di riferimento, confronto e aggregazione, in conformità alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 relativa alle  professioni non regolamentate: la comprovata specifica esperienza ed il costante aggiornamento professionale sono la miglior garanzia nei confronti degli utenti, indipendentemente dall’inserimento in Albi, Ordini, Elenchi o Ruoli.

Il Collegio Toscano riconosciuto dalla Regione Toscana e, unico, insieme a quello Lombardo, dal Ministero della Giustizia, per Statuto può, nonostante la denominazione di “Toscano”, ammettere iscritti provenienti da ogni regione italiana che non abbia un’analoga associazione professionale ed ha istituito delegazioni anche in altre Regioni (al momento Piemonte/Val d’Aosta, Liguria, Triveneto, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia/Basilicata e Sicilia), collaborando con Istituti, Enti ed Associazioni operanti in ogni parte del Paese che, al termine di specifici percorsi formativi, danno la possibilità di iscriversi al Sodalizio.

Per rispondere ad esigenze di associati che si avvalgono di collaboratori non ammissibili, come soci ordinari, al Collegio per i più svariati motivi (cittadinanza, attività non prevalentemente intellettuale, titolo di studio, etc.), sono stati creati dei Registri Sussidiari (vedasi sezione “è bene sapere che...”) che aggregano operatori delle più diverse discipline, riconoscendone e tutelandone la professionalità (senza tuttavia, con diversi diritti e doveri, considerarli alla stregua di normali associati) e fornendo loro, in ogni caso, le indicazioni nell’applicazione delle giuste tariffe per le prestazioni, anche con “pareri di congruità” in linea con lo specifico tariffario che viene continuamente aggiornato.